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Concerto di Capodanno a Roma: libertà o censura?

AC Scuola Montessori APS

Aggiornamento: 26 gen

di Edmondo Patuto

1A Liceo Classico artistico-filologico


Il tradizionale concerto di Capodanno al Circo Massimo, un evento che ogni anno attira migliaia di persone per inaugurare l’anno con musica e festeggiamenti, è stato per giorni incerto a causa della notizia che ha provocato una serie di polemiche che hanno coinvolto gli artisti inizialmente annunciati e la reazione del pubblico. Cos’è successo? Tra gli artisti inizialmente previsti c'erano nomi di spicco come Mahmood, Mara Sattei e Tony Effe. Proprio la presenza di quest’ultimo ha scatenato critiche a causa dei testi delle sue canzoni, ritenuti misogini. In seguito alle proteste da parte di vari politici e varie associazioni femministe, il Comune di Roma ha deciso di escluderlo, definendo il rapper divisivo. Questa scelta ha avuto conseguenze inaspettate poiché altri artisti, in segno di solidarietà, hanno annunciato il loro ritiro dall'evento attraverso i social media, parlando di censura. Di fronte a questo ritiro inaspettato, l’amministrazione comunale ha dichiarato che l'evento deve essere un momento di unità non motivo di polemica. Il sindaco Gualtieri ha respinto le accuse di censura, affermando che Roma è una città aperta e inclusiva, ma ha ribadito che il messaggio del concerto deve essere in linea con i valori condivisi da tutta la comunità. E adesso? Con un eventuale palco vuoto, il futuro dell’evento era incerto, cercando dunque una soluzione, il Comune di Roma ha scelto di dare spazio ad altri artisti molto famosi come la Premiata Forneria Marconi, Gabry Ponte, l'Orchestraccia e L’Orchestra Popolare La Notte della Taranta. Il Comune ha inoltre comunicato che molto probabilmente ci saranno anche "altre sorprese". Censura o meno, la vicenda ha acceso un dibattito più ampio sulla libertà di espressione artistica e sui limiti nei contesti pubblici. Tony Effe, nonostante l'esclusione dal palco del Circo Massimo, è stato confermato tra i partecipanti al prossimo Festival di Sanremo. Questa notizia solleva ulteriori riflessioni: da una parte si è scelto di escluderlo da un evento istituzionale, perché diseducativo per le ultime generazioni, dall’altra un Festival prestigioso lo accoglie, inoltre il Il trapper, dopo l'esclusione, si esibirà al Palasport all'Eur dove lo scorso ottobre ha registrato il tutto esaurito. Nella musica c’è la libertà stessa, tanto da far discutere su ciò che può comunicare o meno come forma d’arte e per questo può dividere o unire ed essere spunto di nuove riflessioni.





 
 
 

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