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  • AC Scuola Montessori APS

Il Risorgimento dietro scuola

di Francesca Sacchi Lodispoto, Viola Zippel

1A Liceo Classico artistico-filologico


Il 6 marzo siamo andati a visitare, nell’ambito del ciclo di “Lezioni all’aria aperta”, il Museo Storico dei Bersaglieri, che venne inaugurato dal re Vittorio Emanuele III il 18 giugno 1904.


Una guida ci ha accompagnati alla scoperta di questo museo che racconta un pezzo di storia: abbiamo iniziato la visita dal piano terra, dove abbiamo potuto ammirare la saletta La Marmora, il Salone d’Onore e il Sacrario.


Nella saletta La Marmora sono esposte anche due carabine, innovative per l’epoca (1836) perché La Marmora, che le aveva ideate, ha utilizzato un metodo per rendere più veloce il caricamento, attraverso una fiaschetta per polvere a misurazione automatica.


Nel Salone d’Onore, tra i diversi cimeli, c’è il documento che Alfonso La Marmora inviò al re Carlo Alberto per richiedere la costituzione del Corpo dei Bersaglieri: questo documento è all’origine di tutta la storia del Corpo.


In fondo al pianterreno si trova il Sacrario dedicato agli oltre centomila Caduti per la Patria. Salendo al primo piano abbiamo visitato i locali dove sono esposti oggetti e documenti che raccontano tutto il percorso risorgimentale dalle battaglie del 1848 a quelle del 1866. La parte del Museo che più ci ha emozionato è quella costituita dagli spazi dedicati alle guerre mondiali, dove si trovano le tracce della partecipazione dei bersaglieri a quegli avvenimenti: sono targhe e fotografie, gagliardetti di reparto e ritratti, medaglie di ufficiali o bersaglieri semplici.


Siamo rimaste molto colpite da questa visita: poter vedere e leggere dei documenti originali di un periodo storico così importante per la storia italiana è stata un’esperienza unica, che ci ha permesso di acquisire una nuova consapevolezza.

Invitiamo tutte le studentesse e gli studenti a visitare questo museo, che si trova proprio a due passi dalla sede di Via Livenza del nostro Liceo, per immergersi in uno dei momenti più emozionanti del nostro passato.



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