di Giovanni Capecci
3A Liceo delle Scienze Umane opzione Economico-Sociale
Il 14 novembre, le classi 3 ASUM e 2 A SUM dell’istituto Montessori di Roma hanno partecipato all’uscita didattica all’interno del Museo della Zecca dello Stato. Il museo nasce nel 1824 come Gabinetto Pontificio delle Medaglie e acquisito dal Governo del Regno d’Italia nel 1870, e viene ufficialmente istituito nel 1958 dalla Repubblica Italiana. Il museo presenta oltre 20.000 opere tra monete, medaglie, oggetti da conio e modelli in cera di grande interesse dato che l’Istituto rappresenta l’eccellenza nel design e nella produzione di documenti di sicurezza a tutela dell’identità fisica e digitale di cittadini e prodotti. Le classi hanno partecipato attivamente alle attività proposte, ascoltando con attenzione le guide, colonne portanti dell’incontro, provenienti dalla Banca d’Italia; queste attività sono stato divise in due momenti: uno dedicato all’introduzione della storia dell’istituto, dove la guida ha avuto cura di descrivere la maggior parte delle monete e delle banconote provenienti da ogni parte del mondo, oltre ad averci spiegato come distinguere una moneta vera da una falsa, e come l’Italia sia arrivata all’euro, ed invece un altro più laboratoriale dove abbiamo provato noi stessi a riprodurre il processo del conio della moneta, tramite creta e timbri. L’incontro ci ha suscitato parecchio interesse, spingendoci anche a fare domande inerenti al contesto storico in cui viviamo, e dunque del nuovo modo di realizzare monete online, come i “Bit-coin”, modo assolutamente inefficace ed incerto di fare soldi, come loro ci hanno ben spiegato. Inoltre, ci hanno messi alla prova con delle domande di storia generale, facendo così anche una piccola parte di educazione civica. Alla fine dell’uscita didattica, ci siamo portati a casa la nostra moneta composta da creta e coniata con un timbro, ma questa non è l’unica cosa che ci siamo portati a casa: abbiamo capito come distinguere una moneta vera da una falsa, il passaggio dell’Italia dalle lire all’euro, come un non vedente riesca a riconoscere il valore di ciascuna moneta, e la consapevolezza che se diminuisce il potere d’acquisto della moneta, con quest’ultima posso comprare meno cose, portandoci così all’attuale inflazione.

Comments