Relazioni Tossiche: quando l'amore diventa una trappola invisibile
- Redazione
- 6 giu
- Tempo di lettura: 4 min
di Giovani Capecci
3A Liceo delle Scienze umane opzione economico-sociale
Ormai, praticamente ogni giorno, sentiamo parlare di femmicidi e di altri casi che hanno posto fine in malo modo alle relazioni personali, ma vi siete mai chiesti se, oltre ad una mente malata, ci sia un’altra spiegazione riguardo a queste separazioni drammatiche? Ebbene, come avrete evinto dal titolo, le relazioni tossiche sono la risposta, ed io sono proprio un testimone di uno di questi casi. Chiaramente nessuno è morto, ma ho avuto modo di riflettere su quali siano le dinamiche tossiche nella coppia. Partiamo col dire che la relazione tossica è strettamente legata alla dipendenza affettiva, in quanto ci spinge a fare cose che noi da lucidi non vorremmo fare, come isolarci dal resto del mondo, oppure rinunciare a determinate abitudini in quanto il partner non acconsente. Infatti, il primo segnale che una relazione si sta rivelando tossica è proprio questo; passare tutto il tempo insieme può sembrare normale, perché uno potrebbe pensare “ma si, sono giovani, è normale che stiano sempre insieme, avranno tante cose da condividere”, ma purtroppo non è sempre così.
Dare tutto il proprio tempo, di per sé già prezioso, ad una persona che di fatto non possiamo sapere come poi si potrà rivelare, è una delle cose più sbagliate che possiamo fare, e grande segno di vuoto interno, come dire “finora sono stato/a solo/a, mi prendo il primo che capita e gli dedico tutto/a me stesso/a, senza dare peso a che tipo di persona possa essere dato che ancora non la conosco a fondo”. Letta così è un’altra cosa, vero? Ed è esattamente così, è questa la dinamica per cui molte persone sono finite addirittura in depressione dopo la fine della relazione, perché hanno cercato un appiglio fondante poi perso, e ciò distrugge la persona che cerca un appiglio, si sente come se la sua vita non avesse più senso.
Ma andiamo oltre e parliamo della condivisione di tutto, ma proprio tutto, anche delle password di accesso e sblocco di telefoni, tablet e computer. E se non succede sempre ci si rimane male. Orbene, questo è un altro segnale molto importante che la tua relazione è una relazione tossica: un conto è la fiducia che viene col tempo e con le piccole dimostrazioni quotidiane, un conto è dare le proprie password private ad una persona che di conseguenza potrebbe quando vuole sbloccarti il telefono e scrivere quello che gli pare a chi vuole e quando vuole, capite da soli voi senza che io debba aggiungere altro che è una dinamica completamente tossica.
Vi sembrerà strano, ma prima che ve lo possiate chiedere, no, la gelosia non rientra nelle dinamiche di relazione tossica. La gelosia, a differenza delle altre cose precedentemente elencate, è normale in una relazione, chiaramente se dosata correttamente. Non permettere alla propria ragazza/o di uscire con amici perché non vi fidate non è gelosia, ma limitazione della libertà, ma chiedersi ogni tanto “che sta facendo? Perché esce più con lei/lui che con me?” è totalmente normale. Ci può stare che ogni tanto sorgano dubbi, l’importante è non eccedere con la gelosia, dunque non limitare la libertà del partner e non irritarsi e soprattutto non giungere a conclusioni affrettate prima di sapere per certo come stanno le cose.
Cerchiamo adesso di approfondire il significato terminologico.
Perché viene definita proprio relazione tossica, e non per esempio “affettività estrema” o “relazione amorosa stretta”?
Dunque, viene definita tossica proprio perché nuoce alla nostra stessa salute, in questo caso però non fisica ma mentale: una relazione tossica di per sé non avrebbe nulla di sbagliato, perché alla fin fine ognuno è libero di gestire i propri rapporti interpersonali come vuole, se non fosse per il fatto che questa porta a farsi un’infinità di domande dovute ad una gelosia morbosa, domande del tipo “perché non mi scrive? Perché non mi dà le giuste attenzioni? Perché non visualizza il mio messaggio ecc…” oppure nei casi più eccezionali il partner viene completamente assuefatto dalla mentalità malata dell’altro e sostanzialmente uno dei due partner diventa una copia dell’altro, fa quello che dice l’altro quando vuole l’altro, e questo è un grande problema, soprattutto per i giovani che si stanno ancora formando. Dunque, questo tipo di relazione tiene la nostra mente focalizzata parecchio, se non del tutto, sulla relazione, impedendo lo svolgimento della routine quotidiana come il lavoro o la gestione della famiglia o anche solo delle amicizie, e nel peggiore dei casi può portare a fare gesti estremi, per una possibile disperazione data da un comportamento dall’altra parte.
In conclusione, possiamo affermare che i segnali di una relazione è tossica sono: attenzioni e gelosia morbose, mania del controllo e fiducia “falsa amica”, dunque un continuo bisogno dall’altra parte di ricevere dimostrazioni di fiducia eccessive, arrivando a chiedere cose anche oltre la privacy. Dunque, non aspettate che sia troppo tardi per rendervi conto che la vostra relazione sta diventando tossica, poiché il passo successivo sarebbe una lunga e interminabile sensazione di colpa e di mancanza. Sensazioni che se prevenute, possono essere tranquillamente gestite.

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