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La cooperazione tra paesi: intervista a Cristina Di Silvio

di Giorgia Carducci

3C Liceo delle Scienze Umane - opz. Economico/Sociale


In questo periodo di pandemia noi giovani ci siamo sentiti più volte privi di stimoli e pieni di incertezze nell’avvenire.

Per sollecitarci ad andare avanti, può essere utile per noi ascoltare storie di successo come quella di Cristina Di Silvio, in passato Direttore Centrale delle Delegazioni Regionali di Assoimprese, oggi Presidente di Assoimprese Roma, titolare dello Studio Di Silvio & Partners nonché Regional Director for the Capital City of Rome dell’United States Foreign Trade Institute.



Buonasera dottoressa, innanzitutto grazie per la sua disponibilità. Cominciamo, in cosa consiste esattamente la sua attività?

Rappresento U.S.F.T.I. - United States Foreign Trade Institute, ovvero l’Istituto del commercio estero americano, che è un'organizzazione autonoma presente in tutto il mondo e dedicata a promuovere il commercio globale, gli investimenti e la green economy fornendo informazioni, promuovendo l'istruzione e la comprensione delle principali questioni economiche, sociali e culturali tra i paesi. È stata fondata nel 1995, diventando la prima organizzazione mondiale che promuove lo scambio commerciale e gli investimenti bilaterali. Ha sede nella città di Miami, crocevia finanziario e commerciale tra le Americhe, con sede logistica a Washington. U.S.F.T.I. offre alla comunità internazionale un forum per il libero scambio di informazioni e idee, nonché l'opportunità di partecipare direttamente al commercio estero e missioni di investimento, fiere mondiali e conferenze internazionali in materia di commercio, economia e sviluppo mondiale.

In aggiunta, sosteniamo progetti umanitari, infatti abbiamo associazioni in essere con l’ONU (Organizzazione Nazioni Unite) e con l’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) e ci occupiamo inoltre di finanziare in tutto il mondo governi, società già esistenti e start up.

Potrei riassumere affermando che operiamo nel settore del business impegnandoci anche in operazioni relative ai diritti umani.


Che percorso ha fatto per arrivare a ricoprire il suo ruolo? E quanto la formazione del Liceo le è risultata bagaglio utile nella sua carriera?

La formazione della scuola superiore è stata fondamentale perché, pur avendo frequentato l’indirizzo di ragioneria che apparentemente è scollegato dal mio lavoro attuale, mi ha consentito di comprende chi volessi diventare dopo la scuola, quali fossero i miei sogni e le mie abilità: infatti è stato proprio in quel periodo che ho cominciato con il volontariato e a viaggiare.

Ho conseguito poi diversi percorsi universitari, ho una laurea in giurisprudenza, una in economia in commercio e l’ultima, ricevuta ad honorem la scorsa settimana, in Scienze della comunicazione. Credo che il percorso di Scienze della comunicazione sia stato essenziale perché il presupposto per poter svolgere un tipo di lavoro basato sui rapporti interpersonali è quello di avere la volontà di comprendere chi abbiamo dall’altra parte, specialmente quando si entra in relazione con paesi e culture differenti.


Quali sono, secondo lei, i percorsi universitari più moderni che aprono possibilità rispetto a professioni future quali la sua?

Credo che più percorsi universitari potrebbero portare a ricoprire un incarico del genere. Tra questi opterei per Scienze della comunicazione, per i motivi che ho spiegato in precedenza, Lingue, o comunque suggerirei di arrivare ad avere una buona padronanza del francese e dell’inglese; poi Giurisprudenza, utile per comprendere l’aspetto normativo e giuridico in cui operiamo ed Economia e Commercio, che può rendere più semplice ed efficace la valutazione di un progetto.



Consiglierebbe il suo percorso?

Premetto che un percorso come il mio può essere svolto solamente se si ama la propria professione e se si è guidati dalla passione perché richiede molti sacrifici. Ad esempio, io vivo a Roma, ma la sede dell’organizzazione è a Washington per cui spesso si è costretti a lavorare di notte, ma non mi è mai pesato compiere sforzi del genere perché sono fiera di rappresentare il mio istituto.


Ha dei suggerimenti da dare ai giovani che volessero intraprendere la sua carriera?

Il consiglio che mi sento di dare è di seguire sempre i propri sogni, concentrandosi anche fuori dal confine nazionale se non si riesce a trovare ciò che si desidera in Italia, l’importante deve essere credere in se stessi e non mollare mai.


Per finire, potrebbe raccontarci un po’ delle sue esperienze personali come donna affermata in un contesto così ampio? Si sente orgogliosa di ciò che è riuscita ad ottenere?

Purtroppo essere donna è ancora oggi una discriminante per cui abbiamo bisogno di lavorare e di lottare più degli altri, specialmente nel settore della finanza e del business in cui essere intelligenti e sicure di sé può diventare un impedimento perché, nella mentalità occidentale, sovente la donna purtroppo non è vista come una entità in grado di gestire un’attività complessa come questa. Personalmente posso affermare di essere orgogliosa del ruolo che ho avuto, anche grazie al prezioso supporto del mio Presidente, George Alessandri II, del Segretario Regionale U.S.F.T.I., Nicoletta della Penna e di Franco Perna, Advisor U.S.F.T.I.. Con gli ultimi due in particolare condivido inoltre da tempo un proficuo percorso professionale anche all’interno dello mio Studio nel quale ci occupiamo di molteplici attività di sviluppo commerciale, associativo e di rapporti istituzionali.


Abbiamo finito, la ringrazio dottoressa per aver condiviso una storia motivante come la sua.

Grazie a te, ma non mi sento di essere un esempio. Mi reputo semplicemente una persona che ha inseguito ogni giorno i propri sogni e ha lottato duramente e con tenacia per ottenerli.

Lascia infine che io porga i miei più sinceri ringraziamenti al Liceo Statale “Maria Montessori”, al Preside e a tutto il Personale docente che svolgono un’instancabile attività volta alla crescita armoniosa di tutti i loro studenti, per avermi invitato a partecipare a questa piacevole intervista che spero possa tornare utile per tutti coloro che vorranno iniziare un percorso nell’ambito in cui io ed il mio team operiamo.


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