di le studentesse e gli studenti della classe 5B Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate
Lo giorno se n’andava, e l’aere bruno
toglieva li animai che sono in terra
da le fatiche loro; e io sol uno
m’apparecchiava a sostener la guerra
sì del cammino e sì de la pietate,
che ritrarrà la mente che non erra.
Dante, INFERNO, canto II vv 1-6
Qualcosa non ha funzionato
in questi altisonanti esami di Stato che ci devono portare oltre la soglia dell’adolescenza e improvvisamente, dicono, ci fanno diventare uomini e donne maturi/e adulti/e e ci aprono le porte del futuro.
Qualcosa non è andato come pensavamo, volevamo, speravamo.
Gli esami sono stati deludenti fin dall’esito delle prove scritte quasi per tutta la classe, e poi mortificanti e umilianti per alcuni di noi nelle prove orali.
I voti sono stati bassi, troppo e ingiustamente bassi per qualcuno/a.
Così quando sono usciti i quadri la prima reazione è stata di rabbia e l’articolo che volevamo scrivere l’avrebbe dovuta riflettere tutta la delusione, l’inquietudine, il malessere profondo per non essere stati capiti piuttosto giudicati e non per le nostre competenze, attitudini, capacità, ma in base a parametri che a dire il vero ci sono sfuggiti.
Perché certo quei voti non corrispondono alla classe che il 27 maggio è salita sul palco del teatro Italia, unica nella sua totalità, a riscuotere applausi e successo per quanto di bello e importante aveva prodotto nel corso dell’anno.
Ed è proprio ripensando a quella giornata che oggi vogliamo testimoniare altro, perché, sopraggiunta la riflessione e il confronto, crediamo di dover invece ringraziare il Liceo Montessori per tutte le occasioni che ci ha offerto e che noi abbiamo colto nella loro interezza e l’Associazione Montessori per averci consentito di realizzarle.
Ci sentiamo cresciuti e maturi perché sappiamo cosa vuol dire lavorare in gruppo, abbiamo sperimentato il peer to peer, abbiamo individuato le nostre soft skills, abbiamo gli strumenti e le competenze collaudate e testate attraverso ciò che abbiamo prodotto.
Abbiamo un piccolo libro che parla di noi, costruito da noi, con impegno, fatica, tempo, lacrime e risate.
Abbiamo 100 giorni festeggiati tutti insieme, tutta la classe, tre giorni di cui porteremo indelebile il ricordo.
Abbiamo tanto da raccontare, da dire, da sperimentare ancora e ancora sapremo cogliere l’occasione giusta.
Perciò grazie, non ci avete tolto niente.
Ci sentiamo invece rafforzati e soddisfatti del nostro percorso, di noi, di quello che siamo diventati e soprattutto di ciò che siamo pronti a diventare.
SENTIRETE ANCORA PARLARE DEL 5 BSAP…STAY TUNED!!!

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