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AC Scuola Montessori APS

Scena di una vita spezzata

di Giorgia Carducci

4C Liceo delle Scienze Umane . opz. Economico/Sociale


Stavo dormendo accanto al mio bambino

nella temporanea eternità di un silenzio

interrotto solo da quel respiro puro

che mi fa sentire al sicuro

anche se fuori, tutto sembra sul punto di esplodere

senza lasciarti il tempo di iniziare a correre.


A un certo punto un suono.

Sarà un tuono?

Sicuramente, non vale la pena alzarsi per vedere cosa sia successo

e spero solo che il sonno del mio dolce bambino non sia stato compromesso.


Un altro rombo spezza l’aria,

mi intima ad alzarmi e

a rivolgermi alla finestra,

come se un male mi stesse avvertendo della sua imminente intrusione

in quel mondo che ho sempre cercato di dipinge con ogni colore

ma non per me,

bensì per quell’anima ancora dormente

che sarà obbligato a vivere in un posto di cui l’odio è la corrente.


Fuori quel colore è volato via.

Ogni mio sforzo è stato reso vano

da una pesante nube grigia,

possibile che sia un tornado?


Conosco la risposta,

ma non voglio accettare

come l’uomo non sia in grado di imparare dagli errori del passato

e cada ogni volta, vittima della brama di potere


Nessun temporale,

nessun tornado.

Solo bombe bombe bombe

caduche dal cielo

come neve.


La città intorno sembra paralizzata,

nessun disperato che corre per la strada:

sono tutti rintanati nella propria casa

convinti che sia un rifugio insormontabile

ma che diventerà presto tomba delle loro anime.


Un altro esplosivo irrompe, stavolta così vicino

da poterlo toccare con un dito

e infatti il fumo comincia a entrare

attraverso quella finestra

da cui sarei dovuta scappare.



E mentre quel fumo riempie la casa,

rivolgo lo sguardo al mio piccolo essere

chiedendogli scusa

con una lacrima che scorre lenta lungo la guancia

che non potrà mai più baciare

perché l’unico peccato da lui compiuto

è stato nascere così puro

In un mondo villano

che l’ha privato della sua vita

ancor prima di potersi dire avviata


Ma a differenza di questi usurpatori,

il mio bambino ha ricevuto, seppur per poco, una forma di amore

che la guerra non ha mai lontanamente avvicinato

perché il suo impegno era concentrato

nell’’arrivare al primo posto sul podio del potere,

senza mai sapere

quanto sia inutile tale affanno

perché prima che possa tagliare il traguardo

morte e distruzione giungeranno

per incoronare il male,

dall’anno 0, vincitore di tutte le umane gare.



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