di Maria Cristina Schio
docente di Italiano e Latino presso il Liceo Statale "Maria Montessori"
Non so veramente da che parte cominciare; sono giorni che penso a un saluto, il verso finale, il the end di questi 5 anni di liceo, qualcosa che rimanga, da rileggere ogni tanto, così, per ricordare, quando giocherete a fare il superuomo/superdonna, il fanciullino che è in voi.
Ma non mi viene niente, niente di originale e nemmeno di retorico, o di comune, o di stereotipato, cioè quelle frasi di circostanza del tipo “buona vita”, “che il futuro veda i vostri sogni realizzarsi”, “ siate sempre onesti e sinceri con voi stessi e con gli altri”.
Lo so il perché…. per la prima volta mi capita di non voler salutare, di non volervi vedere andare via; per la prima volta mi capita che vi vorrei trattenere, vi vorrei dire “state ancora un po’, riempite ancora quell’aula delle vostre battute, le risate, le osservazioni improponibili; riempite l’aria dei vostri respiri, dei vostri sguardi, dei vostri sorrisi.
Rimanete, c’è ancora molto che si potrebbe fare:
il debate, un viaggio, allevare il muto pesce di plastica, il cambio di stagione delle ciabatte nell’armadio….”
Così penso queste cose, mentre voi scorrete ad uno ad uno davanti a me, belli come il sole nelle vostre camicie bianche, emozionati come per un debutto importante, grandi e cresciuti, ormai responsabili di voi stessi e degli altri, distinti e definiti, e nel mio cuore il presente si confonde con il passato, e capisco che ormai avete attraversato la soglia del vostro futuro.
Il viaggio comincia adesso ed io vi devo lasciare andare, fiera e orgogliosa di ciò che siete diventati tutti e tutte, felice e appagata per la strada che abbiamo fatto insieme, compagni di viaggio, di quelli che seppure non si scelgono, imparano a camminare a fianco, con lo stesso passo, lo stesso piede, rimanendo vicini, attenti gli uni agli altri e a che nessuno rimanga indietro.
Non perdete la vostra indole di ragazzi e ragazze perbene, di quell* che è difficile incontrare tutti insieme, educati e rispettosi, mai in modo forzato, ma sempre con quel “grazie” che viene dal cuore. Solo così avrete successo e renderete il mondo sicuramente migliore. Ne sono certa!
E molti complimenti per il risultato strepitoso dei vostri esami!!!!
