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Un David di Donatello al Montessori: intervista a Esmeralda Calabria

di Andrei Yaromenka - 3D Liceo Scientifico - opz. Scienze Applicate



Esmeralda Calabria: montatrice e regista Italiana, master in drammaturgia, vincitrice di tre premi David di Donatello e di un Nastro Argento. Ecco la biografia che ci possono fornire le varie fonti in Internet.


Che cosa potrebbe aggiungere su di Lei che non si possa già trovare online?

Sono una regista, montatrice e produttrice di documentari.

3 David di Donatello, 2 nastri d'argento e molti altri premi. Docente del master di Drammaturgia presso l’Accademia Nazionale Silvio D'Amico.

Da qualche anno ho fondato una società di produzione indipendente, Akifilm, ed ho coprodotto alcuni documentari che hanno ricevuto anche importanti riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.

Come è iniziata la sua carriera? Quando e cosa le ha fatto capire che voleva dedicarsi al montaggio nella cinematografia?

Ho sempre amato il cinema, e ho individuato nel montaggio la strada più completa e anche pratica per avvicinarmi a questo mondo.

Ho studiato a Parigi in una scuola di cinema, e rientrata in Italia ho avuto la fortuna di lavorare con giovani registi che sono poi diventati degli autori importanti : Daniele Luchetti, Giuseppe Piccioni, Sergio Rubini, Francesca Archibugi.

Nel cinema il riconoscimento pubblico arriva immediatamente o necessariamente ci vuole tempo ed esperienza?

Lavorare nel cinema non riguarda solo l’abbagliante fascinazione di gravitare in un’orbita di lustrini, attori, attrici... È un lavoro bellissimo, e per farlo ad un certo livello, bisogna impegnarsi, studiare, confrontarsi, avere pazienza, costanza, crederci. È un lavoro creativo, quindi anche personale.

I riconoscimenti arrivano se riesci a comunicare ed esprimere la tua sensibilità in modo creativo e professionale allo stesso tempo.

Lei è stata la nostra insegnante nel corso di PCTO di montaggio della nostra scuola. Nel corso abbiamo lavorato sulla sceneggiatura e sulle nostre capacità di montarla. Alla fine del progetto abbiamo completato un cortometraggio sulle nostre emozioni e sentimenti sulla didattica a distanza e sul periodo in cui viviamo.

Di chi era stata l'iniziativa di proporre agli studenti questo corso e qual era la motivazione?

La scuola mi ha contattata per realizzare un corso di montaggio mirato alla realizzazione di un video promozionale per la scuola. Eravamo a ottobre 2020, in piena pandemia e con la didattica a distanza. Ho proposto di realizzare un laboratorio in cui voi ragazzi avreste potuto parlare della scuola tenendo conto del momento difficile che tutti stavamo e in parte stiamo ancora vivendo. Voi siete stati i protagonisti di quell'esperienza, e attraverso un mezzo semplice e scontato come il cellulare, avete potuto dare voce al vostro sentire.

È rimasta soddisfatta del lavoro che abbiamo prodotto?

Sono molto contenta e spero lo siate anche voi! Mi piacerebbe sapere cosa vi è rimasto di quegli incontri, del lavoro svolto e del risultato.

Credo che abbiate colto e recepito in pieno il messaggio: utilizzare il cellulare come un mezzo espressivo, uno strumento spesso usato in maniera compulsiva che diventa una telecamera, un occhio e un orecchio per raccontare e ascoltare storie, in questo caso le vostre storie. Avete realizzato un piccolo, commovente e importante documento in cui avete avuto la possibilità di esprimervi liberamente, esternando parti di voi che a volte faticano a trovare una strada per esprimersi. È stato un lavoro di collaborazione: ognuno ha condiviso con gli altri le proprie risorse: la competenza musicale ad esempio, o la competenza tecnica come il montaggio, insomma in quei brevi filmati ci siete voi!

E un'ultima domanda, se Lei, per caso, avesse interesse verso il nostro cortometraggio, quali potrebbero essere? Come vedrebbe una futura collaborazione con la nostra scuola?

Mi piacerebbe moltissimo introdurre la formula di un laboratorio creativo stabile che permetta a ogni studente dei licei di avvicinarsi al racconto per immagini, un'esperienza pratica ma anche espressiva fondamentale per il proprio percorso di crescita, qualsiasi lavoro o studio scelga di intraprendere in seguito. Il senso è quello di imparare facendo, scoprendo ed esprimendo il talento che a volte non immaginiamo di avere.

I lavori migliori verrebbero selezionati per partecipare a un Festival delle scuole a livello nazionale, e chissà, forse internazionale!


Grazie della sua disponibilità, è stato un grandissimo piacere collaborare con lei.


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