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  • AC Scuola Montessori APS

Comunicare la scienza

di Marco Natale Ostili

membro Consiglio Direttivo AC Scuola Montessori APS

ex docente di Matematica e Fisica del Liceo Statale “Maria Montessori”

di Camilla Vetturini

4C Liceo delle Scienze Umane - opz. Economico/Sociale


Nel contesto sociale e culturale odierno la comunicazione oggettiva dei fatti e delle opinioni riveste un’importanza tale da considerarsi ormai uno degli elementi essenziali e fondanti del processo formativo e del successo scolastico degli studenti di scuola secondaria superiore.

A tale scopo l’Associazione Culturale Scuola Montessori ha inteso elaborare un progetto pluriennale in cui si affianca la formazione dei docenti a quella degli studenti sugli aspetti peculiari della comunicazione scientifica, anche se non in modo esclusivo, che possano essere declinati attraverso i contenuti di qualsiasi disciplina o materia curriculare e in qualsiasi indirizzo di studi.

Per l’anno scolastico 2020/2021 il percorso ha previsto la progettazione e realizzazione di un video da presentare al concorso “What’s next? Giovani che raccontano il futuro”, che ha come obiettivo tra gli altri quello di mostrare da vicino la vera essenza della Fisica attraverso la realtà quotidiana e le attività di un ente di ricerca prestigioso quale l’I.N.F.N. (ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE), dove team di scienziat* si occupano quotidianamente di studiare le interazioni fondamentali della materia.

Il corso preparatorio è consistito in 5 incontri in videoconferenza da due ore ciascuno per tutti i partecipanti, e altre 5 ore di attività asincrona per la realizzazione del video di presentazione:

  1. Introduzione alla comunicazione scientifica. Strutture base di una narrazione. Digital storytelling: principi base e strumenti di realizzazione.

  2. Podcast ed elaborazione audio con Audacity.

  3. Videoediting e montaggio audio-video con Openshot

  4. Progettazione del video di presentazione: argomenti da trattare, obiettivi, modalità di realizzazione, sceneggiatura. Criteri di valutazione del prodotto finale.

  5. Condivisione dei progetti e dei video. Discussione finale.


Ogni lezione è stata affiancata da attività esercitative di supporto. I lavori individuali finali sono stati inviati entro il 30/04/2021 attraverso una pagina Web dedicata all’interno del sito dell’INFN.


La studentessa Camilla Vetturini ha seguito il corso con interesse, profitto e partecipazione emotiva che, insieme a spiccate doti di creatività, le hanno permesso di risultare una delle vincitrici del concorso, potendo partecipare quindi a tutte le attività previste dal concorso stesso presso la sede dell’INFN di Frascati. ha partecipato all’attività con grande interesse, risultando una delle vincitrici del concorso. In questo modo ha potuto visitare la sede dell’ I.N.F.N., prendendo parte ad esperimenti e laboratori condotti dai ricercatori/tutor.

Camilla ci presenta la sua esperienza.



L’istituto di Fisica Nucleare si occupa di ricerca nel campo della fisica sub-nucleare, nucleare e astro-particelle, al fine di studiare gli elementi fondamentali della materia e le leggi che la governano. Il progetto What Next è stato proposto agli studenti, anche universitari, di tutta Italia, e io ho presentato la mia candidatura attraverso un video che è stato selezionato e che mi ha permesso di beneficiare di uno stage presso i laboratori di fisica nucleare nella sede di Frascati. Il team dei Laboratori Nazionali di Frascati è molto impegnato nello sviluppo e realizzazione di rivelatori innovativi per “fotografare” gli eventi prodotti dallo scontro di particelle di elevatissima energia e nella progettazione e costruzione di macchine che permettono di accelerare e poi successivamente far interagire tra loro le particelle elementari. Ho partecipato allo stage con enorme curiosità ed entusiasmo. Ho potuto così visitare i laboratori: per primo quello dei rivelatori di particelle, che vengono ideati e costruiti dai tecnici e sono studiati nel dettaglio, con sorgenti di particelle come i raggi X e i raggi cosmici da esperti ricercatori. È stato molto emozionante toccare dei piccoli rivelatori. Poi abbiamo visitato un “piccolo museo” degli acceleratori di particelle, che sono macchine il cui scopo è quello di produrre fasci di ioni o particelle subatomiche cariche, tra le quali elettroni, positroni, protoni e antiprotoni, fatti poi collidere tra loro ad "elevata" energia cinetica sotto forma di urto. Infine, abbiamo visto il sistema DAFNE, attualmente in funzione a Frascati. Tale acceleratore è composto da 2 anelli di circonferenza circa 100 m, in cui circolano fasci ad alta intensità di elettroni e positroni, che si incrociano in due possibili punti d’interazione, intorno a uno dei quali è installato il rivelatore dell’esperimento KLOE-2.

Ritengo che questo percorso sia stato molto formativo, anche grazie al confronto con gli studenti universitari e alla possibilità di essere inserita in un vero contesto di ricerca, molto differente da ciò che sono abituata a vivere all’interno delle mura scolastiche. Sono molto soddisfatta ed orgogliosa di aver avuto l’occasione di partecipare al progetto What Next.




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