EDITORIALE
- AC Scuola Montessori APS
- 13 apr
- Tempo di lettura: 1 min
di Agostino Bistarelli
membro Consiglio Direttivo AC Scuola Montessori APS
docente di Storia e Filosofia presso il Liceo Statale "Maria Montessori"
“E quando, superando l'orizzonte del Vecchio Continente, si abbraccino in una visione di insieme tutti i popoli che costituiscono l'umanità, bisogna pur riconoscere che la Federazione Europea è l'unica concepibile garanzia che i rapporti con i popoli asiatici e americani si possano svolgere su una base di pacifica cooperazione, in attesa di un più lontano avvenire, in cui diventi possibile l'unità politica dell'intero globo”.
Così, confinati dal fascismo nell’isola di Ventotene, Altiero Spinelli e Ernesto Rossi immaginavano il futuro dopo la fine della seconda guerra mondiale. Visione che oggi, nonostante il percorso che ha portato alla nascita dell’Unione Europea, appare messo in pericolo. Dal risorgere degli egoismi nazionali. Dalla riaffermazione di una volontà di potenza in troppe nazioni. Dalla guerra che torna a colpire il nostro continente.
Era quello che il nostro Paese, 80 anni fa, voleva cancellare, affermando il principio della pace, della solidarietà, della cooperazione tra i popoli.
Ecco, dunque, il filo conduttore che unisce 25 aprile, la Liberazione, e 9 maggio, giornata dell’UE, due date simboliche del nostro passato e faro per il nostro futuro.

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